Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2021

LA “SURREALTÀ “DI ANTONELLO DA MESSINA di Antonella Muscarà

  Nel la settimana Santa il nostro blog propone ai lettori una rivisitazione critica di alcuni capolavori di Antonello da Messina , proposta dalla docente del Liceo Lucio Piccolo di Capo d’Orlando, prof.ssa Antonella Muscarà,  che ringraziamo. Una vera e propria chicca per chiunque sia privato della magia dell’arte e della cultura in generale, dei musei, dei libri, della creatività dell’essere umano in tempi di pandemia.    San Sebastiano, 1478-79, Dresda .   Scrive Leonardo Sciascia a proposito del San Sebastiano di Dresda (1476) del nostro Antonello “…nella donna che si affaccia da una quinta con il bambino in braccio, nelle figure che si affacciano ai terrazzi, nelle graste e nelle grate, in quella borraccia appesa a lato della finestra alta, c’è un’aria di casa, di pomeriggio messinese. Si direbbe che c’è scirocco: quello stesso scirocco da cui l’inglese Brydone, a Messina, si sentiva trafitti i nervi quasi quanto San Sebastiano dalle frecce […] le nuvole ferme, la luc

BREVE STORIA DI UN BAMBINO E DI UN’ANTENNA di Luciano Armeli Iapichino

  Le antenne RAI di Monte Soro nel 1958 ( Immagine dalla rete) È il 1958 . L’umanità è in pieno fermento di modernizzazione. Per un satellite che si disintegra (lo Sputnik si sbriciola al suo rientro nell’atmosfera) ce n’è un altro che lo rimpiazza (gli USA mettono in orbita l’ Explorer 1 ). L’EURATOM e la NASA diventano realtà. L’Italia, per quanto riguarda le cose del cielo, vola a modo suo e per il momento con Domenico Modugno e la sua Nel blu dipinto di blu che fa, ugualmente, il giro del mondo. La RAI ha avviato il potenziamento della sua rete televisiva e radiofonica a MF. A Monte Soro, 1847 m s.l.m. nel cuore dei Nebrodi, installa uno dei più potenti centri trasmittenti. Gli antennoni, che dominano le Eolie, l’Etna e sconfinati ettari di bosco, sono “vivi” ancora oggi. 1959 . Ai piedi di questi imponenti mostri di ferro, nel silenzio loquace della biodiversità mediterranea, vi è un bambino dodicenne che, tra fantasia e sogni, li ammira stupito per ore e ore.

QUANDO CICERONE “SOCCORSE” DANTE SU INTERCESSIONE DI BOEZIO di Luciano Armeli Iapichino

  Eugenène Delacroix, La barca di Dante , 1822, Musée du Louvre, Parigi.   In occasione del Dantedì, ricordando il Sommo Poeta nel settimo centenario della morte, proponiamo una curiosità che intreccia la parabola esistenziale di Dante con quella culturale di Cicerone e Boezio. Un legame, il loro, tenuto annodato nei secoli da un collante senza tempo: il dolore. Sotto la supervisione della filosofia.   Dante conosceva approfonditamente il grande Marco Tullio Cicerone che nel Medioevo veniva apprezzato più per le sue incursioni nel campo della filosofia che per le sue straordinarie doti di oratore. In particolare, due erano state le opere dell’autore latino che Dante aveva letto in profondità: il Cato Major de senectute e il Lelius de amicitia , rispettivamente trattati pregni di argomentazioni sulla vecchiaia e i rimedi per trascorrerla e sull’amicizia. Cicerone , in uno dei momenti più travagliati della sua vita, subisce anche un lutto gravissimo: la figlia prediletta

IL DRAMMA DELL' ITALIETTA DI OGGI: IL "CASO" SCANZI di Luciano Armeli Iapichino

Immagine dal profilo Facebook del noto giornalista Questo è un Paese assurdo, rovesciato, tanto civile e incivile parafrasando qualcuno. È il paese dei portatori di santi: Santa Frustrazione e Santa Miseria, quella spirituale. È il Paese del sti cazzi sui paradossi giudiziari di Piazza Fontana, quello del chi se ne frega (a parte qualche anima di qualche movimento dotato di sensibilità civica che pure c’è) se ancora non abbiamo la verità su Via d’Amelio e su una sterminata serie di delitti/misteri di Stato e non, su cui ancora aleggia il dinamismo statico degli apparati depistanti antistatali. È il Paese delle sciagure politiche ventennali, decennali, quinquennali e dei bubbonici (eticamente parlando) portaborse di Riyad . È il Paese dei Gratteri e della più inquietante operazione anti-ndrangheta legata, ahimè, con la museruola alla scrivania della grande informazione nazionale. È il Paese della gestione delle RSA nella prima ondata del virus e del chi se ne fotte a parte i fami

CONOSCERE IL π TRA ASTRAZIONE E REALTA' di Tullio Randazzo

Conoscere π tra astrazione e realtà è stato l’obiettivo del seminario, in occasione del “Pi Greco day”, svolto il 13 marzo 2021 presso il Liceo scientifico “Lucio Piccolo” a cura del Prof. S. Tullio Randazzo, docente di Matematica e Fisica dell’Istituto. Un viaggio interessante nel macrocosmo matematico alla ricerca del significato del Santo Graal dei simboli di cui tutti abbiamo sempre sentito parlare o studiato, compreso e detestato. Conoscere la costante matematica π è un punto di forza per conoscere meglio la realtà in cui viviamo; per la costante è stata scelta la stessa lettera con cui iniziano i nomi di “ Pitagora ” e “ Perimetro ”, in greco rispettivamente “Πυθαγόρας”; “περίμετρος”. Una costante che esiste da sempre, una costante con un’anima irrazionale presente nella nostra realtà, una costante che interviene per risolvere e ottimizzare modelli: insomma la costante Matematica.  Come si può notare dalla precedente tabella, già nel mondo antico la costante matematica e

LA NOSTRA PERSONALE VIA CRUCIS DELLA STORIA: QUANDO IL TEMPO LO ABBIAMO VISSUTO PRIMA DI AVERLO LETTO di Luciano Armeli Iapichino.

  Il dramma della tragedia  (immagine dalla rete)   Ogni essere umano ha vissuto - e continua a farlo - una personale via Crucis dell’esistenza, protagonista e testimone a ogni sosta delle stazioni del tempo storico, a volte veri e propri momenti traumatizzanti, a ogni modo forgianti il suo pensiero, il suo carattere, le sue inclinazioni e le sue paure. Anche inconsce.   Ho vissuto gli ultimi venticinque anni del secolo scorso e i primi venti del nuovo Millennio. Quasi mezzo secolo di sconvolgimenti radicali della vita umana che è passata dalla scuola con le punizioni dietro la lavagna a quella in DAD con smartphone, tablet, Notebook, AirPods, Teams, Meet, Argo; dai giochi nei cortili dell’oratorio a quelli su Ruzzle e TikTok; ai cineforum domenicali organizzati da Padre Peppino in un garage adibito a cinema e alla fine dei quali eravamo tutti Bud, Terence e Bruce alle piattaforme Netflix, Amazon Prime, Sky; dalle prime lettere d’amore inviate in italo-dialetto senza consecutio e

Il buongiorno dal centro storico di Milazzo di Gianluca Manca

  Una foto e una poesia che legano lo stato d’animo della natura a quello dell’uomo stremato da una pandemia apparentemente insaziabile di vite umane, suggerite dalla sensibilità di Gianluca Manca e dal suo orizzonte mattutino.   “ It was one of those March days when the sun shines hot and the wind blows cold:  when it is summer in the light, and winter in the shade .” (Charles Dickens)  “ Era uno di quei giorni di marzo in cui il sole splende caldo e il vento soffia freddo: quando è estate nella luce, e inverno nell’ombra .” (Charles Dickens)