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(Video in Esclusiva) QUANDO LA SENSIBILITÀ INCONTRA LA RAFFINATEZZA. LA MAGISTRALE INTERPRETAZIONE DI ALFREDO NATOLI di Luciano Armeli Iapichino

  Non è facile cogliere certe sottili rispondenze. Non è facile, per chi avverte il vuoto del nichilismo contemporaneo e subisce la bruttura terrena, scovare le sorgive dei linguaggi dell’anima e rigenerarsi. E non è facile, allo stesso tempo, ricrearle, dar voce all’emozione, a quella dimensione in cui vanno a confluire quei sentimenti spesso calpestati e inascoltati nella loro pulsante esternazione. Alfredo Natoli , ha “annotato” con la sua magistrale interpretazione il dialogo tra sensibilità e raffinatezza, tra l’ homo che riesce a percepire il tormento dell’esistenza, la fugacità della vita e, in antitesi, la sua straordinaria bellezza e l’ homo che attiva la poiesis dell'ipersensibilità.  Il suo far parlare, attraverso il sax, The crisis di Ennio Morricone è da brivido, è lacrima pura, è autentica sosta nell'emotività, è pari tempo dolore e speranza, nostalgia per un qualcosa che non c’è più e felicità per averlo vissuto. È accoglienza, ancora una volta, alle mer

I LIBRI

Luciano Armeli Iapichino ha pubblicato: Il tiranno e l’ignoranza (2009) (Armenio Editore) Le vene violate. Dialogo con l’urologo siciliano ucciso non solo dalla mafia (2011) (Armenio Editore) L’uomo di Al Capone. Tony Lombardo dall’indigenza siciliana a zar del crimine nella Chicago anni ’20 (2014) (Armenio Editore) Nino Ferraù. Un intellettuale. La sua anima. La sua epoca – a cura di – (2015) (Leonida Edizoni) Semantica di un sentimento. Viaggio nelle terre dell’amore (2016) (Leonida Edizoni) Lucido delirio. Riflessioni socio-esistenziali alla luce del pensiero divergente (2017) (Armenio Editore) I Vicerè delle agromafie. Storia di sbirri, bovini, malarazza, antimafia e mascariamenti (2020) (Armenio Editore). L'uomo delle tartarughe. Conversazioni con un sionista tra storia e momoria (2021);  Un solo rogo d'anima e di carne. Nino Ferraù: lettere d'amore a Maria (1957-1959) (2022).   I cani di Didyme. All’ombra del faro . (2023)  Per acquistare i li

L’ITALIETTA CHE AMÒ MUSSOLINI... E QUELLA CHE LAPIDÒ PASOLINI di Luciano Armeli Iapichino

Nell’Italietta che in tempi di pandemia riesce a trovare la sensibilità di rispolverare il Ventennio fascista con imbarazzanti operazioni “nostalgia” editoriali; e che subisce ancora il fascino, la presenza e l’azione politica di altri costruttori di Ventenni poco edificanti, ricordo il Ventennio che ha crocifisso, lapidato, processato, ingiuriato, deriso, menato e ammaccato con le ruote di una macchina, PIER PAOLO PASOLINI: la poesia, la letteratura, il cinema, il pensiero critico, la libertà di espressione in tutte le sue forme. Non c’è molta differenza, in termini di qualità spirituale, tra questa e quell’Italietta che ha defecato sull’anima pasoliniana quale vessillo di quel segmento sociale che parla con i linguaggi della cultura autentica. Si poteva un intellettuale perseguitare per vent’anni al pari (forse) di un latitante? Si può, oggi, venerare o stimare il pregiudicato, il massone, chi incarna lo squallore a vario titolo e ruolo? L’intellettuale, l’artista, il creativo, viv